di Lorenzo Parolin[L8/818]
Se noi non rispettiamo le gerarchie naturali , cioè l’ordine divino, ci mettiamo al posto di Dio, in rivolta contro di lui, determinati a riordinare l’universo, con tutto il dolore, il disordine e la violenza che questo comporta. Sovvertire l’ordine delle cose è il modo più veloce per determinarne la fine; è come interrare una piantina con le radici all’aria: si secca subito. Purtroppo, quelli che gestiscono le grosse realtà si credono i padroni del vapore, credono di essere dei maghi e fanno danni. Sappiamo però che a quelli che si ritengono i sapienti e i dotti del mondo non è concesso dal Padre di fare un solo passo sulla via della Verità, perché egli ha stabilito che essa venga nascosta ai sapienti e rivelata ai piccoli. Dio ha condannato i dotti e i sapienti della terra a non capire le cose fondamentali. Ciò è un bene per l’umanità; diversamente il Male stravincerebbe. Esiste una sapienza divina e una sapienza mondana e sono tali che una esclude l’altra: non si possono avere in contemporanea. Vuoi essere un sapiente della terra? La sapienza divina ti sarà preclusa! Ti affidi ai sapienti della terra? Ti consegni in mani impure e in zucche senza sale ! A te la scelta. L’uomo orgoglioso ha una infinita fiducia in sé stesso e si propone di plasmare un mondo ordinato e felice manipolando a modo suo il creato e le creature e dribblando la via della croce annunciata da Cristo. In altre parole, l’uomo moderno si sente capace di fare meglio di Dio. Apre dunque ai piaceri e alla libertà assoluta, e rifiuta la rivelazione, la tradizione e la legge morale. Con quali risultati? Quelli che vediamo: disastri su tutti i fronti! Esistono innumerevoli vie alternative a quella della croce, ma nessuna che dia frutti buoni. Bisognerà farsene una ragione.
Chi sono i depositari della Sapienza? Trovo molta più saggezza tra la povera gente che lavora e che viene sfruttata, che in chi dirige.
[rif. www.lorenzoparolin.it L8/818]